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Attacco di panico

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- Attacco di panico -

 

E all’improvviso l’urgenza delle ossa

madide si oppone al mondo, la vita

sopravanza la vita alla ricerca

d’un cazzo di principium

individuationis (la tavoletta

del cesso su cui sei seduto,

il volante dell’auto, il carrello

della spesa, il cuscino…) che ti tenga

ancorato a questa terra

che non è più questa terra:

è forse un albero quello

 questa la mia stanza?

Si può morire senza morte –

scrivo con lettere d’acqua –

mentre dal mio io in frantumi

sale il sapore di mandorla amara.

 Ivan Pozzoni - 07/01/2018 14:54:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Complimenti, davvero: molto interessante!

 Franco Fabiano - 14/08/2016 09:31:00 [ leggi altri commenti di Franco Fabiano » ]

Caro Luca,

a distanza di tempo leggo oggi questo tuo nuovo testo contrassegnato da un’espressa drammaticità. Toni poetici si alternano ad un costrutto lessicale, nel quale la parola è testimone silenziosa di una sofferenza meditata. I giorni si diramano in un vissuto pieno di significati, seppur il proprio percorso - talvolta - si caratterizza da emozioni e sentimenti che vorremmo umanamente ignorare, essendone l’origine. Tuttavia, non è dato conoscere appieno le motivazioni più celate dello sconforto, se non addentrandosi nei recessi dell’anima, della mente. Il mondo, in questa ricerca disperata, ci ostacola, non ci esorta né ci favorisce. Il mondo ci vorrebbe automi.

Un abbraccio,

Franco

 Maria Musik - 13/08/2016 23:24:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Mi chiedo se, in questo nostro tempo assurdo e terrificante, gli attacchi di panico, più che una bugia dell’amigdala, siano presa di coscienza che si fa palese e giustificato terrore.
Detto ciò, il testo poetico mi è molto piaciuto perchè restituisce la cifra del poeta che accorda lessico e emotivo al diverso contesto. Che Luca mi piaccia non è un mistero ma, in questo testo, mi ha ancor più convinta per la capacità di sporcarsi con la "paura" e descriverla così com’è.

 Nando - 10/08/2016 19:14:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Uno stile con sfumature diverse, dalla pulizia formale dei precedenti testi, alla loro essenzialità, sei passato ad un esistenzialismo emozionale, più coinvolto rispetto al precedente sguardo, che manteneva il perfetto controllo dell’intellettuale rispetto all’esuberanza - a tratti tragica - dell’artista; e comunque sempre di apprezzabile levatura formale. Il contenuto paga il prezzo alla parola che vuole definirlo, paradossalmente rimane prigioniero del discorso nel tentativo di trascenderne i significati.

 Amina Narimi - 10/08/2016 16:47:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

è l’odore caldo l’odore forte della natura, l’argilla rossa il pelo caprino la sue erezione improvvisa in cerca di ossa, in sostituzione delle bussole, nei nostri luoghi selvaggi sporchi imbrattati autentici vitali, forza grezza naturale l’urgere della natura nella sua produttività nel suo crescere, di là dal bene dal male. Un esercizio "tremendo"la sua conoscenza, passando la scorza coperta di terra dei grandi bacini, giù lungo le cateratte dei grandi silos murati per l’acustica, mentre il lampo ci apre il letto fiutando l’idea, la forza occulta del nostro canto, lo stesso dell’unico fra gli dei fatto morire dal cristianesimo, non a caso.


Un caro saluto,Luca, con l’improvviso di un saltimbraccio

 Cristina Bizzarri - 10/08/2016 09:25:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ho sofferto di attacchi di panico. Forse, chissà, se trent’anni e più fa mi avessero spiegato che cosa sono, non avrei passato periodi da schifo. Qualche volta ci provano a ritornare, ma ci si può ragionare o, almeno, provare a blandirli. Conoscere aiuta. Rientrano in una storia, in una personalità, in una chimica che ne è alla base o, più probabilmente, ne deriva. Rendi benissimo in questo testo arrabbiato, drammatico e nudo questo senso di assoluto spaesamento, di vuoto in cui non ci sono più appigli. Di terrore cieco. Ho letto con grande partecipazione. Ciao Luca.

 Ter - 10/08/2016 08:12:00 [ leggi altri commenti di Ter » ]

È precisa questa poesia, mi piace leggerla. un abbraccio.

 Loredana Savelli - 10/08/2016 07:39:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

L’amigdala ci tiene in pugno... Segno che "la vita sopravanza la vita".
Poesia che trovo perfetta formalmente e anche vera, efficace, affatto banale.
Ti abbraccio, ciao Luca.

 Giovanni Baldaccini - 10/08/2016 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

rende l’idea, ma credo che vada molto più in là...
ciao Luca!

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